Relazione Notarile Preliminare: cos’è, a cosa serve e quanto costa
- Nicolas Lall
- 21 lug
- Tempo di lettura: 3 min

Relazione Notarile Preliminare: cos’è, a cosa serve e quanto costa
Chi sta per acquistare casa – con o senza mutuo – si troverà, prima o poi, a confrontarsi con un documento fondamentale: la relazione notarile preliminare. Questo strumento, spesso richiesto dagli istituti di credito, è essenziale per verificare che l’immobile sia “libero da problemi” dal punto di vista legale e catastale.
Vediamo nel dettaglio che cos’è la relazione notarile preliminare, qual è il suo scopo, quanto tempo richiede e chi se ne fa carico.
Cos’è la relazione notarile preliminare
La relazione notarile preliminare, detta anche RNP, è un documento ufficiale redatto da un notaio incaricato dall’acquirente o direttamente dalla banca. Attraverso approfondite verifiche presso i registri immobiliari e catastali, il notaio certifica che l’immobile non presenti ostacoli giuridici alla compravendita, come ad esempio:
ipoteche ancora attive,
pignoramenti,
abusi edilizi,
difformità catastali,
problemi di intestazione.
Si tratta quindi di una garanzia preventiva sia per chi compra, sia per chi finanzia.
Perché è importante per il mutuo
Nel caso di un acquisto con finanziamento, la banca richiede quasi sempre la RNP prima di approvare il mutuo. Questo perché l’immobile deve poter essere utilizzato come garanzia reale e quindi dev’essere privo di criticità legali.
Una relazione incompleta o negativa può portare la banca a rifiutare l’erogazione del prestito, comportando ritardi e complicazioni nel processo d’acquisto. È quindi importante affidarsi a un notaio esperto, in grado di individuare e segnalare tempestivamente eventuali criticità da risolvere.
Quanto costa una relazione preliminare notarile
Il costo della relazione varia in funzione di diversi fattori, tra cui:
la zona in cui si trova l’immobile,
il numero di passaggi di proprietà da verificare,
eventuali situazioni particolarmente complesse.
Indicativamente, il prezzo può oscillare tra i 250 e i 500 euro, ma può aumentare in presenza di casi articolati. La spesa può essere sostenuta direttamente dall’acquirente oppure, se l’incarico è dato dalla banca, coperta dall’istituto di credito. È comunque sempre consigliabile definire in anticipo a chi spettano i costi.
Tempistiche: quanto ci vuole per ottenere la RNP
Dal momento in cui il notaio riceve tutti i documenti necessari (visure, atto di provenienza, planimetria catastale, documenti delle parti), il tempo medio per la redazione della relazione è di 7-15 giorni lavorativi.
Attenzione: la validità della relazione è limitata nel tempo – generalmente 30 o 60 giorni – e se nel frattempo non si procede con il rogito o l’erogazione del mutuo, sarà necessario aggiornarla.
Domande frequenti sulla relazione preliminare notarile
Quando si richiede
?Dopo il compromesso e prima del rogito, spesso in concomitanza con la fase di istruttoria del mutuo.
Chi la redige?
Un notaio incaricato dalla parte acquirente o direttamente dall’istituto di credito.
Che documenti servono?
Planimetrie, visure catastali e ipotecarie, atto di provenienza, documenti d’identità delle parti, eventuali titoli edilizi.
Chi la paga?
Dipende dagli accordi: talvolta è a carico della banca, altre volte dell’acquirente.
Conclusioni
La relazione notarile preliminare è un passaggio tecnico ma cruciale in ogni operazione immobiliare. Serve a garantire che ciò che si sta acquistando sia effettivamente conforme alle aspettative e alla normativa vigente.
Se stai valutando un acquisto o ti stai avvicinando alla fase del mutuo, non sottovalutare l’importanza di questo documento: scegliere il professionista giusto può fare davvero la differenza.
Relazione Notarile Preliminare: cos’è, a cosa serve e quanto costa
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